Guida dell'utente di APT ----------------------------------------------------------------------------- Jason Gunthorpe Versione 2.9.1 ----------------------------------------------------------------------------- Diritto d'autore © 1998 Jason Gunthorpe Licenza «APT» e questo documento sono software libero; li si può ridistribuire e/     o modificare secondo i termini della Licenza Pubblica Generica GNU (GPL), pubblicata dalla Free Software Foundation, nella versione 2 o (a propria scelta) qualsiasi versione successiva.     Per ulteriori dettagli, sui sistemi Debian, si veda il testo completo della licenza nel file /usr/share/common-licenses/GPL. Sommario Questo documento fornisce una panoramica su come usare il gestore di pacchetti APT. ----------------------------------------------------------------------------- Indice 1. Descrizione generale 1.1. Anatomia del sistema dei pacchetti 2. apt-get 3. DSelect 4. L'interfaccia 4.1. Avvio 4.2. Il resoconto sullo stato 4.2.1. L'elenco dei pacchetti extra 4.2.2. I pacchetti da rimuovere 4.2.3. L'elenco dei nuovi pacchetti installati 4.2.4. L'elenco dei pacchetti bloccati 4.2.5. Messaggi di avvertimento sui pacchetti bloccati 4.2.6. Resoconto finale 4.3. La visualizzazione dello stato 4.4. Dpkg Capitolo 1. Descrizione generale Indice 1.1. Anatomia del sistema dei pacchetti Il pacchetto APT al momento contiene due sezioni, il metodo APT per     dselect e l'interfaccia utente a riga di comando apt-get; entrambi forniscono un modo per installare e rimuovere pacchetti, così come per scaricarne di nuovi da Internet. 1.1. Anatomia del sistema dei pacchetti Il sistema dei pacchetti di Debian contiene un gran numero di     informazioni associate a ciascun pacchetto, per garantire che si integri facilmente ed in maniera pulita nel sistema. La sua caratteristica più importante è il sistema di dipendenze. Il sistema di dipendenze permette ai singoli programmi di fare uso degli elementi condivisi del sistema, quali le librerie. Semplifica l'inserimento delle porzioni di un programma usate raramente in pacchetti     separati per ridurre il numero di cose che l'utente medio deve installare. Inoltre, rende possibile avere più di una scelta per cose quali i programmi di trasferimento della posta elettronica, i server X e così via. Il primo passo per capire il sistema di dipendenze è la comprensione del     concetto di dipendenza semplice: un pacchetto richiede che un altro sia installato insieme ad esso per poter funzionare. Ad esempio, mailcrypt è un'estensione di emacs che aiuta a cifrare i messaggi di posta elettronica GPG. Se GPG non è installato, mailcrypt è     inutile, quindi mailcrypt ha una dipendenza semplice da GPG. Inoltre, dato che si tratta di un'estensione di emacs, mailcrypt ha anche una dipendenza semplice da emacs, senza il quale è totalmente inutile. L'altro tipo di dipendenza importante da capire è la dipendenza di conflitto; significa che un pacchetto, quando è installato insieme ad un altro, non funziona e potrebbe potenzialmente causare seri danni al sistema. Come esempio, si consideri un programma di trasporto della     posta, quale sendmail, exim o qmail: non è possibile averne installati due contemporaneamente, perché entrambi hanno bisogno di restare in ascolto sulla rete per ricevere la posta. Tentare di installarne due danneggerebbe seriamente il sistema, quindi ciascun programma di trasporto della posta ha una dipendenza di conflitto verso tutti gli altri. Come ulteriore complicazione, c'è la possibilità per un pacchetto di far finta di essere un altro. Ad esempio, exim e sendmail sono dal lato pratico identici, dato che entrambi consegnano la posta e utilizzano un'interfaccia comune. Il sistema dei pacchetti quindi fornisce un mezzo     con cui entrambi possono dichiarare di essere programmi di trasporto della posta; perciò entrambi dichiarano di fornire un mail-transport-agent e gli altri pacchetti che hanno bisogno di un programma di trasferimento della posta possono dipendere da mail-transport-agent. Quando si cerca di modificare a mano i pacchetti, questo può portare a moltissima confusione. In un determinato momento una singola dipendenza può essere soddisfatta     dai pacchetti già installati o può non esserlo; APT cerca di risolvere i problemi di dipendenze fornendo svariati algoritmi automatici, che aiutano a selezionare i pacchetti da installare. Capitolo 2. apt-get apt-get fornisce un modo semplice di installare i pacchetti dalla riga di     comando. Diversamente da dpkg, apt-get non tratta i file .deb, ma utilizza il vero nome dei pacchetti e può installare archivi .deb solo da una fonte. La prima ^[1] cosa da fare prima di usare apt-get è scaricare gli elenchi     dei pacchetti dalle fonti in modo che il programma sappia quali pacchetti sono disponibili. Lo si fa con apt-get update. Ad esempio, # apt-get update Scaricamento di: http://ftp.de.debian.org/debian-non-US/ stable/binary-i386/ Packages     Scaricamento di: http://llug.sep.bnl.gov/debian/ testing/contrib Packages Lettura elenco dei pacchetti... Fatto Generazione albero delle dipendenze... Fatto     Una volta aggiornato l'elenco, si possono usare svariati comandi: upgrade Upgrade tenterà di fare un aggiornamento indolore del sistema completo, senza installare mai nuovi pacchetti o rimuoverne di esistenti, e senza mai aggiornare un pacchetto se ciò ne rende altri difettosi. Può essere usato quotidianamente per fare un aggiornamento relativamente sicuro del sistema. Upgrade elencherà tutti i pacchetti che non avrà potuto aggiornare, cosa che in genere significa che questi dipendono da nuovi pacchetti o che vanno in conflitto con altri. Per forzare la loro installazione si può usare dselect o apt-get install. install Install viene usato per installare i pacchetti per nome. Il pacchetto viene automaticamente scaricato ed installato; questo può essere utile se già se ne conosce il nome e non si vuole entrare in un'interfaccia grafica per selezionarlo. Al comando si possono passare anche più pacchetti, che saranno tutti scaricati. Install     cerca automaticamente di risolvere i problemi di dipendenze dei pacchetti elencati, stampa un riassunto e chiede conferma se devono essere modificati altri pacchetti che non siano quelli sulla riga di comando. dist-upgrade Dist-upgrade fa un aggiornamento completo ed è progettato in modo da rendere semplici gli aggiornamenti tra i rilasci di Debian. Usa un algoritmo sofisticato per determinare il miglior insieme di pacchetti da installare, aggiornare e rimuovere per migrare alla versione più recente la maggior parte del sistema possibile. In alcune situazioni può essere vantaggioso usare dist-upgrade invece di dedicare tempo a risolvere manualmente le dipendenze con dselect. Una volta completato il lavoro di dist-upgrade, si può usare dselect per installare eventuali pacchetti che sono stati tralasciati. È importante controllare attentamente cosa intende fare dist-upgrade, dato che le sue decisioni a volte possono essere abbastanza sorprendenti. apt-get ha diverse opzioni per la riga di comando, che sono documentate dettagliatamente nella sua pagina di manuale, apt-get(8). L'opzione più utile è -d, che non installa i file scaricati; se il sistema deve     scaricare un gran numero di pacchetti, non è bene iniziare ad installarli nel caso qualcosa dovesse andare storto. Quando si usa -d, gli archivi scaricati possono essere installati semplicemente eseguendo di nuovo lo stesso comando senza l'opzione -d. -----------------------------------------------------------------------------     ^[1] Se si sta usando un server proxy http, si deve prima ancora impostare la variabile d'ambiente http_proxy; vedere sources.list(5). Capitolo 3. DSelect Il metodo APT di dselect fornisce tutte le funzionalità del sistema APT     con l'interfaccia grafica di selezione dei pacchetti dselect. dselect viene usato per selezionare i pacchetti da installare o rimuovere, ed APT fa l'effettiva installazione. Per abilitare il metodo APT si deve selezionare [A]ccess in dselect e scegliere il metodo APT; verrà chiesto un insieme di fonti (Sources), cioè di posti da cui scaricare gli archivi. Possono essere siti Internet remoti, mirror locali di Debian o CD-ROM; ogni fonte può fornire una     parte dell'intero archivio Debian, ed APT le combinerà automaticamente insieme per formare un insieme completo di pacchetti. Se si ha un CD-ROM allora è una buona idea indicarlo per primo e poi specificare un mirror, in modo da avere accesso alle ultime versioni con le soluzioni dei bug. APT in questo modo userà automaticamente i pacchetti sul CD-ROM prima di scaricarli da Internet. Set up a list of distribution source locations Please give the base URL of the debian distribution. The access schemes I know about are: http file     For example: file:/mnt/debian, ftp://ftp.debian.org/debian, http://ftp.de.debian.org/debian, URL [http://llug.sep.bnl.gov/debian]: La configurazione delle fonti inizia chiedendo la base dell'archivio     Debian, proponendo in modo predefinito un mirror HTTP; successivamente viene chiesta la distribuzione da scaricare. Please give the distribution tag to get or a path to the package file ending in a /. The distribution     tags are typically something like: stable unstable testing non-US Distribution [stable]: La distribuzione indica la versione Debian dell'archivio: stable è l'ultima versione rilasciata e unstable è quella di sviluppo. non-US è     disponibile solo su alcuni mirror e contiene dei pacchetti in cui viene usata della tecnologia di cifratura o altre cose che non possono essere esportate dagli Stati Uniti; importare questi pacchetti negli USA è però legale. Please give the components to get     The components are typically something like: main contrib non-free non-free-firmware Components [main contrib non-free non-free-firmware]: L'elenco delle componenti indica la lista di sottodistribuzioni da scaricare. Ciascuna distribuzione viene suddivisa in base alle licenze     del software: la componente main contiene pacchetti liberi secondo le DFSG, mentre contrib e non-free contengono software che ha diverse restrizioni sull'uso e sulla distribuzione. Si può aggiungere un qualsiasi numero di fonti, e lo script di     configurazione continuerà a chiedere fino a che non sono state specificate tutte quelle desiderate. Prima di cominciare a usare dselect è necessario aggiornare l'elenco dei pacchetti disponibili selezionando [U]pdate dal menù: si tratta di un     sovrainsieme di ciò che fa apt-get update, che rende le informazioni scaricate disponibili a dselect. [U]pdate deve essere usato anche se prima è stato eseguito apt-get update. Si può a questo punto continuare selezionando i pacchetti desiderati     usando [S]elect e poi installando con [I]nstall. Se si usa il metodo APT, i comandi [C]onfig e [R]emove non hanno significato, dato che entrambe le fasi sono contenute in [I]nstall. In modo predefinito APT rimuoverà automaticamente i file (.deb) dei     pacchetti che sono stati installati con successo. Per modificare questo comportamento, inserire Dselect::clean "prompt"; in /etc/apt/apt.conf. Capitolo 4. L'interfaccia Indice 4.1. Avvio 4.2. Il resoconto sullo stato 4.2.1. L'elenco dei pacchetti extra 4.2.2. I pacchetti da rimuovere 4.2.3. L'elenco dei nuovi pacchetti installati 4.2.4. L'elenco dei pacchetti bloccati 4.2.5. Messaggi di avvertimento sui pacchetti bloccati 4.2.6. Resoconto finale 4.3. La visualizzazione dello stato 4.4. Dpkg Sia il metodo APT per dselect sia apt-get condividono la stessa interfaccia; si tratta di un sistema semplice che indica in genere cosa     sta per fare, e poi lo fa.^[2] Dopo la stampa di un riassunto delle operazioni che saranno fatte, APT stampa dei messaggi informativi sullo stato, in modo da poter avere un'idea del punto a cui arrivato e di quanto ci sia ancora da fare. 4.1. Avvio Prima di ogni operazione, eccetto update, APT compie alcune operazioni     per preparare il suo stato interno; fa inoltre dei controlli sullo stato del sistema. In qualsiasi momento le stesse operazioni possono essere fatte con apt-get check. # apt-get check     Lettura elenco pacchetti... Fatto Generazione albero delle dipendenze... Fatto La prima cosa che fa è leggere tutti i file dei pacchetti in memoria; APT usa un sistema di cache in modo da rendere la stessa operazione più     veloce la seconda volta che la si fa. Se alcuni dei file dei pacchetti non vengono trovati, sono ignorati e viene stampato un avvertimento all'uscita di apt-get. L'operazione finale consiste in un'analisi dettagliata delle dipendenze del sistema: viene controllato che tutte le dipendenze dei singoli     pacchetti installati o non scompattati siano soddisfatte. Se vengono individuati dei problemi, viene stampato un resoconto, e apt-get esce senza eseguire alcuna operazione. # apt-get check Lettura elenco pacchetti... Fatto Generazione albero delle dipendenze... Fatto È utile eseguire "run apt --fix-broken install" per correggere ciò. I seguenti pacchetti hanno dipendenze non soddisfatte: 9fonts: Dipende: xlib6g ma non è installato uucp: Dipende: mailx ma non è installato     blast: Dipende: xlib6g (>= 3.3-5) ma non è installato adduser: Dipende: perl-base ma non è installato aumix: Dipende: libgpmg1 ma non è installato debiandoc-sgml: Dipende: sgml-base ma non è installato bash-builtins: Dipende: bash (>= 2.01) ma la versione 2.0-3 è installata cthugha: Dipende: svgalibg1 ma non è installato Dipende: xlib6g (>= 3.3-5) ma non è installato libreadlineg2: Va in conflitto: libreadline2 (<< 2.1-2.1) In questo esempio il sistema ha molti problemi, tra cui uno piuttosto serio con libreadlineg2. Per ciascun pacchetto che ha dipendenze non     soddisfatte, viene stampata una riga che indica il pacchetto con il problema e quali dipendenze non sono soddisfatte. Viene inclusa inoltre una breve spiegazione del perché il pacchetto ha un problema di dipendenze. Ci sono due modi in cui un sistema può arrivare in uno stato problematico di questo genere: il primo avviene se dpkg non ha ravvisato alcune     relazioni delicate tra i pacchetti durante un aggiornamento.^[3] Il secondo è possibile se l'installazione di un pacchetto fallisce; in questo caso è possibile che un pacchetto venga scompattato senza che tutti quelli da cui dipende siano stati installati. La seconda situazione è molto meno seria della prima, dato che APT pone alcune restrizioni sull'ordine di installazione dei pacchetti. In     entrambi i casi l'opzione -f di apt-get farà sì che APT trovi una soluzione possibile e possa continuare. Il metodo APT di dselect comprende sempre l'opzione -f per permettere di continuare facilmente anche in caso di script dei manutentori errati. Tuttavia, se l'opzione -f viene usata per correggere un sistema in uno stato molto problematico causato da una situazione del primo tipo, è     possibile che l'operazione fallisca subito o che fallisca durante la sequenza di installazione. In entrambi i casi è necessario usare dpkg a mano (probabilmente usando delle opzioni di forzatura) per correggere quanto basta per poter fare continuare APT. 4.2. Il resoconto sullo stato Prima di procedere, apt-get presenterà un resoconto delle operazioni che sta per fare. In genere tale resoconto varierà con il tipo di operazione     da fare, ma ci sono svariati elementi comuni: in tutti i casi gli elenchi riflettono lo stato finale delle cose, e tengono conto dell'opzione -f e di altre attività rilevanti per il comando da eseguire. 4.2.1. L'elenco dei pacchetti extra I seguenti pacchetti saranno inoltre installati: libdbd-mysql-perl xlib6 zlib1 xzx libreadline2 libdbd-msql-perl     mailpgp xdpkg fileutils pinepgp zlib1g xlib6g perl-base bin86 libgdbm1 libgdbmg1 quake-lib gmp2 bcc xbuffy squake pgp-i python-base debmake ldso perl libreadlineg2 ssh L'elenco dei pacchetti extra mostra tutti i pacchetti che verranno     installati o aggiornati oltre a quelli indicati sulla riga di comando. Viene generato solo per il comando install. I pacchetti elencati sono spesso il risultato di un'operazione di installazione automatica. 4.2.2. I pacchetti da rimuovere I seguenti pacchetti saranno RIMOSSI: xlib6-dev xpat2 tk40-dev xkeycaps xbattle xonix     xdaliclock tk40 tk41 xforms0.86 ghostview xloadimage xcolorsel xadmin xboard perl-debug tkined xtetris libreadline2-dev perl-suid nas xpilot xfig L'elenco dei pacchetti da rimuovere indica tutti i pacchetti che verranno rimossi dal sistema. Può essere mostrato per una qualsiasi delle operazioni, e deve sempre essere esaminato attentamente per assicurarsi     che non venga eliminato qualcosa di importante. Con l'opzione -f è particolarmente probabile che vengano eliminati dei pacchetti, perciò in questo caso va fatta particolare attenzione. L'elenco può contenere dei pacchetti che verranno rimossi perché sono solo parzialmente installati, forse a causa di un'installazione non terminata correttamente. 4.2.3. L'elenco dei nuovi pacchetti installati     I seguenti pacchetti NUOVI saranno installati: zlib1g xlib6g perl-base libgdbmg1 quake-lib gmp2 pgp-i python-base L'elenco dei nuovi pacchetti installati è semplicemente un promemoria su     quello che accadrà. I pacchetti nell'elenco non sono al momento installati nel sistema, ma lo saranno alla fine delle operazioni di APT. 4.2.4. L'elenco dei pacchetti bloccati I seguenti pacchetti sono stati mantenuti alla versione attuale:     compface man-db tetex-base msql libpaper svgalib1 gs snmp arena lynx xpat2 groff xscreensaver In ogni caso in cui il sistema viene aggiornato nel suo insieme, c'è la possibilità che non possano venire installate nuove versioni di alcuni pacchetti, dato che potrebbero richiedere l'installazione di pacchetti     non presenti nel sistema o entrare in conflitto con altri già presenti. In questo caso, il pacchetto viene elencato nella lista di quelli mantenuti alla versione attuale. Il miglior modo per forzare l'installazione dei pacchetti elencati in questa lista è installarli con apt-get install o usare dselect per risolvere i problemi. 4.2.5. Messaggi di avvertimento sui pacchetti bloccati     I seguenti pacchetti bloccati saranno cambiati: cvs A volte si può richiedere ad APT di installare un pacchetto che è stato     bloccato; in questi casi viene stampato un messaggio che avverte che il pacchetto verrà modificato. Questo dovrebbe accadere solo durante operazioni di dist-upgrade o di install. 4.2.6. Resoconto finale     Infine, APT stamperà un riassunto di tutte le modifiche che accadranno. 206 aggiornati, 8 installati, 23 da rimuovere e 51 non aggiornati.     12 non completamente installati o rimossi.. È necessario scaricare 65.7M/66.7M di archivi. Dopo quest'operazione, verranno occupati 26.5M di spazio su disco. La prima riga del riassunto è semplicemente una versione ridotta di tutti gli elenchi ed include il numero di aggiornamenti, cioè dei pacchetti già installati per cui è disponibile una nuova versione. La seconda riga indica il numero di pacchetti con problemi di configurazione, probabilmente in conseguenza di un'installazione non andata a buon fine. La riga finale indica i requisiti di spazio dell'installazione; i primi     due numeri riguardano la dimensione dei file archivio: indicano rispettivamente il numero di byte che devono essere trasferiti da posizioni remote e la dimensione totale di tutti gli archivi necessari. Il numero successivo indica la differenza in dimensione tra i pacchetti già installati e quelli che lo saranno, ed è approssimativamente equivalente allo spazio richiesto in /usr dopo l'installazione. Se si stanno rimuovendo molti pacchetti, allora il valore può indicare lo spazio che verrà liberato.     Si possono generare altri resoconti usando l'opzione -u per mostrare i pacchetti da aggiornare, ma sono simili all'esempio precedente. 4.3. La visualizzazione dello stato     Durante lo scaricamento degli archivi e dei file dei pacchetti APT stampa una serie di messaggi di stato. # apt-get update Scaricamento di:1 http://ftp.de.debian.org/debian-non-US/ stable/non-US/ Packages Scaricamento di:2 http://llug.sep.bnl.gov/debian/ testing/contrib Packages     Trovato http://llug.sep.bnl.gov/debian/ testing/main Packages Scaricamento di:4 http://ftp.de.debian.org/debian-non-US/ unstable/binary-i386/ Packages Scaricamento di:5 http://llug.sep.bnl.gov/debian/ testing/non-free Packages 11% [5 testing/non-free `Waiting for file' 0/32.1k 0%] 2203b/s 1m52s Le righe che cominciano con Scaricamento di vengono stampate quando APT inizia a scaricare un file, mentre l'ultima riga indica il progresso     dell'operazione. Il primo valore in percentuale nella riga di progresso indica la percentuale totale scaricata di tutti i file; dato che la dimensione dei file Package non è nota, purtroppo a volte apt-get update fa una stima poco accurata. La sezione successiva della riga di stato viene ripetuta una volta per ciascuna istanza di scaricamento, ed indica l'operazione in corso, insieme ad alcune informazioni utili su cosa stia accadendo. A volte questa sezione contiene solamente Forking, che significa che il sistema     operativo sta caricando il modulo per lo scaricamento. La prima parola dopo la parentesi quadra aperta è il numero dello scaricamento come mostrato nelle righe della cronologia. La parola successiva è il nome breve dell'oggetto che si sta scaricando, che per gli archivi è il nome del pacchetto. All'interno delle virgolette singole c'è una stringa informativa, che indica il progresso della fase di negoziazione dello scaricamento. Tipicamente comincia con Connecting, procede con Waiting for file e poi con Downloading o Resuming; il valore finale è il numero di byte che sono stati scaricati dal sito remoto. Una volta cominciato lo scaricamento, viene rappresentato come 102/10.2k, che indica che sono stati scaricati 102 byte su 10,2 kilobyte attesi. La dimensione totale viene sempre     espressa in notazione a quattro cifre, per risparmiare spazio. Dopo la dimensione viene indicato un indicatore progressivo della percentuale del file. Il penultimo elemento è la velocità istantanea media, che viene aggiornata ogni 5 secondi e riflette la velocità di trasferimento dei dati in quel periodo. Infine, viene visualizzato il tempo stimato per il trasferimento, che viene aggiornato periodicamente e riflette il tempo necessario per completare tutte le operazioni alla velocità di trasferimento mostrata. La visualizzazione dello stato viene aggiornata ogni mezzo secondo per fornire un feedback costante sul processo di scaricamento, e le righe Get     scorrono in alto quando viene avviato lo scaricamento di un nuovo file. Dato che la visualizzazione dello stato viene costantemente aggiornata, non è adatta per essere registrata in un file; per non visualizzarla si può usare l'opzione -q. 4.4. Dpkg APT usa dpkg per installare gli archivi e passerà all'interfaccia di dpkg una volta completati gli scaricamenti. dpkg porrà anche alcune domande     durante l'elaborazione dei pacchetti, ed i pacchetti stessi potranno farne altre. Prima di ciascuna domanda viene proposta di solito una descrizione di ciò che viene chiesto, e le domande sono troppo diverse per poter essere discusse in maniera completa in questa occasione. ----------------------------------------------------------------------------- ^[2] Il metodo dselect è in effetti un insieme di script wrapper per     apt-get. Il metodo fornisce di fatto più funzionalità di quanto siano presenti nel solo apt-get.     ^[3] APT tuttavia considera tutte le dipendenze note e cerca di evitare che i pacchetti siano difettosi.