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14.6. Altre considerazioni relative alla sicurezza

La sicurezza non è un problema tecnico; più di ogni altra cosa, si tratta di buone pratiche e di comprensione dei rischi. Questa sezione esamina alcuni dei rischi più comuni, così come alcune delle migliori pratiche che, a seconda dei casi, aumentano il livello di sicurezza o limitano l'impatto di un attacco subito.

14.6.1. Rischi intrinseci delle applicazioni web

Il carattere universale delle applicazioni web ha aiutato la loro proliferazione. Spesso ne sono in esecuzione parecchie in parallelo: webmail, wiki, sistemi collaborativi, gallerie di foto, blog e così via. Molte di queste applicazioni si basano sullo stack «LAMP» (Linux, Apache, MySQL, PHP). Sfortunatamente, molte di queste applicazioni sono state anche scritte senza sufficiente considerazione dei problemi di sicurezza. I dati provenienti dall'esterno vengono, troppo spesso, acquisiti con poca o nessuna validazione. Possono essere forniti valori creati appositamente per stravolgere l'invocazione di un comando in modo tale che un altro venga eseguito al suo posto. La maggior parte dei problemi più comuni sono stati risolti col passare del tempo, ma regolarmente se ne presentano di nuovi.
Updating web applications regularly is therefore a must, lest any cracker (whether a professional attacker or a “script kiddy“) can exploit a known vulnerability. The actual risk depends on the case, and ranges from data destruction to arbitrary code execution, including web site defacement.

14.6.2. Sapere cosa aspettarsi

Una vulnerabilità in un'applicazione web è spesso usata come punto di partenza per un tentativo di attacco. Quello che segue è una breve rassegna delle possibili conseguenze.
The consequences of an intrusion will have various levels of obviousness depending on the motivations of the attacker. “Script-kiddies“ only apply recipes they find on web sites; most often, they deface a web page or delete data. In more subtle cases, they add invisible contents to web pages so as to improve referrals to their own sites in search engines.
Un attaccante più esperto va oltre. Uno scenario disastroso può presentarsi nella seguente maniera: chi attacca acquisisce la capacità di eseguire comandi come utente www-data, ma l'esecuzione di un comando richiede molte manipolazioni. Per avere vita più facile, installa altre applicazioni web progettate appositamente per eseguire da remoto varie tipologie di comandi, ad esempio l'esplorazione del file system, la gestione delle autorizzazioni, il caricamento o lo scaricamento di file, l'esecuzione di comandi, e talvolta l'apertura di una shell di rete. Spesso, la vulnerabilità permette di lanciare il comando wget per scaricare un qualche tipo di malware in /tmp/, per poi eseguirlo. Di solito il malware viene scaricato da un sito web esterno che è stato precedentemente compromesso, per far perdere le tracce e rendere più arduo individuare la reale provenienza dell'attacco.
A questo punto, chi attacca ha sufficiente libertà di movimento spesso per poter installare un bot IRC (un automa che si connette ad un server IRC e può essere controllato attraverso questo canale). Questo bot viene talvolta usato per condividere file illegali (copie non autorizzate di film o software e così via). Un autore di attacchi ben determinato potrebbe voler spingersi oltre. L'account www-data non permette l'accesso completo alla macchina, così chi attacca potrebbe provare a ottenere i privilegi di amministratore. Ora, ciò non dovrebbe essere possibile, ma se l'applicazione web non è aggiornata, può essere che il kernel oppure altri programmi siano anch'essi non aggiornati; questo può essere conseguenza della decisione dell'amministratore che, nonostante sia a conoscenza della vulnerabilità, ha trascurato di aggiornare il sistema dal momento che non sono presenti utenti locali. Chi attacca, quindi, può avvantaggiarsi di questa seconda vulnerabilità per ottenere l'accesso come root.
Now the attacker owns the machine; they will usually try to keep this privileged access for as long as possible. This involves installing a rootkit, a program that will replace some components of the system so that the attacker will be able to obtain the administrator privileges again at a later time (see also APPROFONDIMENTI I pacchetti checksecurity e chkrootkit/rkhunter); the rootkit also tries hiding its own existence as well as any traces of the intrusion. A subverted ps program will omit to list some processes, netstat will not list some of the active connections, and so on. Using the root permissions, the attacker was able to observe the whole system, but didn't find important data; so they will try accessing other machines in the corporate network. Analyzing the administrator's account and the history files, the attacker finds what machines are routinely accessed. By replacing sudo or ssh with a subverted program, the attacker can intercept some of the administrator's passwords, which they will use on the detected servers… and the intrusion can propagate from then on.
Questo è uno scenario da incubo che può essere evitato attraverso numerose misure. Le prossime sezioni ne descrivono alcune.

14.6.3. Scegliere saggiamente il software

Once the potential security problems are known, they must be taken into account at each step of the process of deploying a service, especially when choosing the software to install. Many web sites keep a list of recently-discovered vulnerabilities, which can give an idea of a security track record before some particular software is deployed. Of course, this information must be balanced against the popularity of said software: a more widely-used program is a more tempting target, and it will be more closely scrutinized as a consequence. On the other hand, a niche program may be full of security holes that never get publicized due to a lack of interest in a security audit.
In the free software world, there is generally ample room for choice, and choosing one piece of software over another should be a decision based on the criteria that apply locally. More features imply an increased risk of a vulnerability hiding in the code; picking the most advanced program for a task may actually be counter-productive, and a better approach is usually to pick the simplest program that meets the requirements.

14.6.4. Gestire una macchina nel suo complesso

La maggior parte delle distribuzioni Linux installano per impostazione predefinita un certo numero di servizi Unix e svariati strumenti. I molti casi, questi servizi e strumenti non sono necessari per gli effettivi scopi per cui l'amministratore configura la macchina. Come linea guida generale in termini di sicurezza, è meglio disinstallare il software non necessario. Infatti, non ha senso mettere in sicurezza un server FTP, se può essere sfruttata la vulnerabilità di un altro servizio inutilizzato per ottenere i privilegi di amministratore sull'intera macchina.
Seguendo lo stesso ragionamento, i firewall sono spesso configurati per permettere l'accesso solo ai servizi che sono destinati ad essere disponibili pubblicamente.
Gli attuali computer sono sufficientemente potenti da permettere di offrire numerosi servizi sulla stessa macchina fisica. Da un punto di vista economico, tale possibilità è interessante: solo un computer da amministrare, minor consumo energetico e così via. Dal punto di vista della sicurezza, invece, questa scelta può diventare un problema. Un solo servizio compromesso può permettere l'accesso all'intera macchina, che a sua volta può compromettere gli altri servizi offerti. Il rischio può essere limitato isolando i servizi. Ciò si ottiene sia con la virtualizzazione (ogni servizio viene ospitato in una macchina virtuale dedicata o contenitore), sia con AppArmor/SELinux (assegnando ad ogni servizio demone un insieme adeguatamente progettato di permessi).

14.6.5. Agli utenti piace giocare

Discutere di sicurezza porta immediatamente alla mente la protezione contro gli attacchi da parte di cracker anonimi che si nascondono nella giungla di Internet; ma un fatto spesso dimenticato è che i rischi vengono anche dall'interno: un dipendente che sta per lasciare l'azienda potrebbe scaricare file sensibili relativi a progetti importanti e venderli alla concorrenza, un venditore negligente potrebbe allontanarsi dalla propria scrivania senza bloccare la sessione durante un meeting con un nuovo potenziale cliente, un utente maldestro potrebbe eliminare la directory sbagliata per errore e così via.
La risposta a questi rischi può richiedere soluzioni tecniche: bisogna concedere agli utenti solo i permessi necessari, inoltre è d'obbligo pianificare backup regolari. Ma nella maggior parte dei casi, per evitare i rischi la giusta protezione implica insegnare agli utenti come evitare i rischi.

14.6.6. Sicurezza fisica

Non ha senso mettere in sicurezza i servizi e le reti se i computer stessi non sono protetti. Dati importanti meritano di essere memorizzati su dischi fissi hot-swap in configurazione RAID, perché i dischi fissi prima o poi si guastano e la disponibilità dei dati è d'obbligo. Ma se qualsiasi ragazzo della pizza può entrare nell'edificio, intrufolarsi nella stanza del server e scappare con alcuni dischi rigidi prescelti, allora un importante aspetto di sicurezza non è soddisfatto. Chi può entrare nella stanza del server? È presente un controllo degli accessi? Queste domande meritano una considerazione (e una risposta) quando viene valutata la sicurezza fisica.
La sicurezza fisica include anche prendere coscienza dei rischi derivanti da incidenti, come ad esempio gli incendi. Questo rischio in particolare è ciò che giustifica l'archiviazione dei supporti di backup in un edificio separato, o almeno in una cassaforte ignifuga.

14.6.7. Responsabilità legale

Un amministratore è, per i suoi utenti così come per gli utenti della rete in generale, una persona più o meno implicitamente fidata. Dovrebbe pertanto evitare qualsiasi negligenza che persone ostili potrebbero sfruttare.
An attacker taking control of your machine then using it as a forward base (known as a “relay system”) from which to perform other nefarious activities could cause legal trouble for you, since the attacked party would initially see the attack coming from your system, and therefore consider you as the attacker (or as an accomplice). In many cases, the attacker will use your server as a relay to send spam, which shouldn't have much impact (except potentially registration on black lists that could restrict your ability to send legitimate emails), but won't be pleasant, nevertheless. In other cases, more important trouble can be caused from your machine, for instance, denial of service attacks. This will sometimes induce loss of revenue, since the legitimate services will be unavailable and data can be destroyed; sometimes this will also imply a real cost, because the attacked party can start legal proceedings against you. Rights-holders can sue you if an unauthorized copy of a work protected by copyright law is shared from your server, as well as other companies compelled by service level agreements if they are bound to pay penalties following the attack from your machine.
Quando si presentano queste situazioni, dichiararsi innocenti di solito non basta; per lo meno, sarà necessaria una prova convincente che dimostra un'attività sospetta sul sistema proveniente da un determinato indirizzo IP. Ciò non sarà possibile se si trascurano le raccomandazioni di questo capitolo e si concede all'autore dell'attacca di ottenere l'accesso ad un account privilegiato (in particolare root) per cancellare le proprie tracce.